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11/01/2024

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BME LAB, BIOMEDICAL ENGINEERING LAB

Damascus University, Siria

 

Data di inizio progetto: Settembre 2017

 Progetto in sviluppo di un laboratorio di stampa 3d di protesi meccaniche per mutilati di guerra, senza discriminazioni di genere, sesso o religione presso L'università di Ingegneria biomedica di Damasco in Siria.

Fase 1 del progetto : TERMINATA, donazione, formazione e allestimento del laboratorio, costituzione del team operativo in loco, costruzione delle protesi meccaniche per i pazienti, sviluppo e applicazione di altri progetti di protesi open-source (E-Nable......)

 

TEAM

ARCHE 3D 

Carlo Masgoutiere, Simone Veronesi, Corrado Bondioli Bettinelli, Marco Patuzzo

WASP

Massimo Moretti, Giulio Buscaroli, Cristina Montanari

AMAR

Jean Bassmaji

DAMASCUS UNIVERSITY

Firas Al-Hinnaui, Nesserine Almadi

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Il primo passo per il progetto, giugno 2017 Conferenza Ethic Expo a Sant'Agnese a Mantova con Daniele Gotti per parlare delle applicazioni della stampa 3d in situazioni socialmente ed economicamente complesse.

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Dopo poco  tempo si presenta alla start up, Jean Bassmaji, cardiologo di origine siriana e stabile da molti anni  a Reggio Emilia, il quale propone di portare il progetto delle protesi in Siria. Jean grazie al suo fervore civico e l'amore per la sua patria che in tanti anni di guerra si è vista flagellata, inizia con la sua associazione Amar - Costruire solidarietà una serie di incontri, conferenze e raccolte fondi tra Mantova, Reggio Emilia, fino alla Campania, così inizia la campagna di raccolta fondi per il progetto sostenuta in maniera decisa e forte dalla solidarietà delle pubbliche amministrazioni, cooperative e privati di Mantova e Reggio Emilia.

 

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Dopo aver fatto conoscere Wasp a Jean per mostrargli le stampanti 3d adeguate al laboratorio, Massimo CEO di Wasp molto entusiasta del progetto si propone di offrire a costo zero le stampanti 3d, grazie alla rivoluzionaria visione aziendale che si rispecchia nei prodotti dell'azienda, wasp costruisce strumenti ideati per un mondo che possa essere autosufficente grazie alla tecnologia e alle conoscenze nel massimo rispetto e armonia con l'ambiente, sognando che queste tecnologie possono spostarsi come anche le idee e i progetti e per cui anche luoghi e situazioni apparentemente poco accessibili o complessi possano sfruttare questi strumenti per fare del bene alla propria comunità e alle comunità interconnesse.

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La prima conferenza stampa a Mantova riguardo al progetto, si partirà poco dopo con la preparazione del materiale e tutti i documenti per la spedizione del materiale necessario per il laboratorio in Siria.

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Il Dott. Jean contatta l'Università di ingegneria elettrica e meccanica di Damasco e nello specifico il dipartimento di ingegneria biomedica, risponde così Firas che diventerà che diventerà il referente e il responsabile del futuro laboratorio in Siria. Dopo aver stretto i contatti con L'università di Damasco e il professor Firas, Wasp con Arche 3d propone di ospitare per 10 giorni il professore in Italia per formarlo riguardo alla tecnologia, le applicazioni e i materiali, in modo da costruire una relazione culturale attraverso la formazione in modo da facilitare il processo di costituzione del laboratorio e le relazioni tra le varie parti.

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Il progetto nasce nel 2020, grazie alla volontà della start up di lavorare su materiali innovativi di stampa 3d attraverso macchinari di più grande formato, questo con l'obiettivo di dimostrare le qualità dei materiali eco-sostenibili sia estetiche che tecniche attraverso la tecnologia di stampa 3d di medio e grande formato per lo studio, la progettazione, la prototipazione e l'effettiva produzione di componenti di design.

La stampa 3d infatti nell'immaginario comune risulta ancora una tecnologia da prototipazione e da stampa di piccoli oggetti, tuttavia la tecnologia negli ultimi anni è cresciuta in maniera elevata sia dal punto di vista dimensionale che di capacità e flessibilità di estrusione di materiali. Abbiamo così creduto in questo potenziale che è stato però focalizzato nella direzione che da sempre ci caratterizza, l'attenzione nei confronti dell'impatto ambientale delle nostre azioni, che in ambito professionale si traduce in una scelta di utilizzo di materiali sostenibili attraverso un processo sostenibile. Nello specifico, i materiali che sono stati sperimentati e testati per la realizzazione dei prodotti che verranno proposti dalla start-up sono tutti materiali che sono naturalmente sostenibili, in quanto, biodegradabili, compostabili e derivanti da fonti naturali rinnovabili come il mais, le patate e le barbabietole,  oppure perchè derivano da un processo di rigenerazione, riciclo e recupero, come il PET-G e lo stesso PLA ma derivati entrambi da riciclo interno ed esterno di scarti di produzione o recupero tramite raccolta e trasformazione in materia prima seconda.

In alcuni casi questi sono poi stati in alcuni casi miscelati con polveri derivanti da scarti organici, per donare ai produttori qualità estetiche differenti e valorizzare la materia di scarto attraverso il design ridando valore a prodotti considerati senza valore o problematici, enfatizzando le qualità estetiche organiche nella forma e apparenza come riflesso del processo e del contenuto dei prodotti, alleggerendo anche in peso l'utilizzo della parte bio polimerica.

L'iniziativa è stata possibile grazie al contributo di regione Lombardia e realizzata a valere sul Bando Archè 2020 – finanziato con risorse dell’Accordo ex art. 242 del c.d. Decreto Rilancio (D.l.n.34/2020, convertito dalla L. n. 77/2020). 

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Il progetto nasce nel 2017, grazie alla mostra Ethic Expo di Mantova dove sono stati presentati da Arche 3d insieme a Daniele Gotti promotore di Ethic Expo, dei progetti open source di protesi meccaniche stampate in 3d.

Poco dopo il medico Siriano Jean Bassmaji venuto a trovarci propone di sviluppare il progetto in Siria a Damasco, essendo la Siria flagellata dalla guerra e avedo un numero altissimo di amputati, tra cui una gran parte bambini.

Inizia così lo sviluppo del progetto con la ditta CSP Wasp di Massalombarda, produttrice di stampanti 3d professionali e da sempre interessata, attraverso lo scambio di tecnologia e conoscenze, a poter fornire strumenti utili al prossimo  decide così di donare i macchinari necessari all'implementazione del laboratorio che verrà installato a Damasco presso l'università di Ingegneria elettrica e meccanica e gestito dal dipartimento di Ingegneria Biomedicale, con a capo Firas Al Hinnaui che entusiasta del progetto trascorrerà un periodo di 10 giorni presso la ditta Wasp dove Arche 3d come wasp hub gli farà formazione sull'utilzzo della tecnologia, dei materiali e delle possibili applicazioni progettuali per le protesi.

 
 

 

 

 

COCOON

Modulo meditativo ECO

 

 

  

 
 

 

La lunga catena di eventi che ha portato alla creazione di questo “oggetto della meditazione” nasce in WASP. Il progetto cocoon nasce dal bisogno di un oggetto capace di mettere in connessione l’uomo con i suoi sensi e con se stesso, un oggetto dove meditare lontano dalla civiltà, immersi nella natura. Esso si pone a ridosso di tre macro categorie: arte, rifugio, salute. Lotus è un elemento singolare fruibile da un singolo individuo. L’idea è quella di inserire questo elemento, realizzato in materiali biocompatibili, in luoghi di particolare interesse ambientale e soprattutto spirituale, oppure in luoghi e spazi aperti urbani, come parchi o giardini per permettere all'utilizzatore di potersi distaccare dalla velocità e rumore dell'ambiente per una pausa sensoriale interiore

Esso puo essere considerato un modulo di iper-meditazione trascentendentale dove chiudersi in se stessi o aprirsi completamente proprio come fa un fiore di loto, meditando nella posizione yoga che simboleggia il noto fiore. Nasce inoltre con l’idea di fornire un riparo a chi lo vive, chiudendosi protegge da vento e acqua.

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I-GLOO

Modulo abitativo sperimentale ECO

 

 

 

 
 

 

I-GLOO è un progetto di un modulo abitativo innovativo, ecosostenibile, ed economicamente accessibile. La sua ideazione nasce da un progetto di tesi di Laurea al Politecnico di Milano per rispondere all'esigenza reale di un sistema architettonico performante successivamente ad episodi catastrofici come può essere un terremoto o un'alluvione.

Il progetto sfrutta la tecnologia di stampa 3d di grande formato, che può utilizzare plastiche riciclate locali o bio-derivate per produrre dei moduli (casseforme) componibili in maniera semplice costituendo così una struttura unitaria che può essere riempita con vari materiali, locali e non, sia di origine naturale come impasti bio derivati sia con materiali tradizionali. La flessibilità formale, la produzione a km 0, la costruzione semplificata e l'utilizzo di materiali ecosostenibili e locali fanno di questo modulo una sperimentazione applicabile per strutture temporanee, turistiche, d'emergenza e residenziali, a basso costo e basso impatto ambientale.

 
 

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PROGETTO TWIST
Moulo energetico sperimentale ECO

 

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