BME LAB, BIOMEDICAL ENGINEERING LAB
Damascus University, Siria
Data di inizio progetto: Settembre 2017
Progetto in sviluppo di un laboratorio di stampa 3d di protesi meccaniche per mutilati di guerra, senza discriminazioni di genere, sesso o religione presso L'università di Ingegneria biomedica di Damasco in Siria.
Fase 1 del progetto : TERMINATA, donazione, formazione e allestimento del laboratorio, costituzione del team operativo in loco, costruzione delle protesi meccaniche per i pazienti, sviluppo e applicazione di altri progetti di protesi open-source (E-Nable......)
TEAM
ARCHE 3D
Carlo Masgoutiere, Simone Veronesi, Corrado Bondioli Bettinelli, Marco Patuzzo
WASP
Massimo Moretti, Giulio Buscaroli, Cristina Montanari
AMAR
Jean Bassmaji
DAMASCUS UNIVERSITY
Firas Al-Hinnaui, Nesserine Almadi
Il primo passo per il progetto, giugno 2017 Conferenza Ethic Expo a Sant'Agnese a Mantova con Daniele Gotti per parlare delle applicazioni della stampa 3d in situazioni socialmente ed economicamente complesse.
Dopo poco tempo si presenta alla start up, Jean Bassmaji, cardiologo di origine siriana e stabile da molti anni a Reggio Emilia, il quale propone di portare il progetto delle protesi in Siria. Jean grazie al suo fervore civico e l'amore per la sua patria che in tanti anni di guerra si è vista flagellata, inizia con la sua associazione Amar - Costruire solidarietà una serie di incontri, conferenze e raccolte fondi tra Mantova, Reggio Emilia, fino alla Campania, così inizia la campagna di raccolta fondi per il progetto sostenuta in maniera decisa e forte dalla solidarietà delle pubbliche amministrazioni, cooperative e privati di Mantova e Reggio Emilia.
Dopo aver fatto conoscere Wasp a Jean per mostrargli le stampanti 3d adeguate al laboratorio, Massimo CEO di Wasp molto entusiasta del progetto si propone di offrire a costo zero le stampanti 3d, grazie alla rivoluzionaria visione aziendale che si rispecchia nei prodotti dell'azienda, wasp costruisce strumenti ideati per un mondo che possa essere autosufficente grazie alla tecnologia e alle conoscenze nel massimo rispetto e armonia con l'ambiente, sognando che queste tecnologie possono spostarsi come anche le idee e i progetti e per cui anche luoghi e situazioni apparentemente poco accessibili o complessi possano sfruttare questi strumenti per fare del bene alla propria comunità e alle comunità interconnesse.
La prima conferenza stampa a Mantova riguardo al progetto, si partirà poco dopo con la preparazione del materiale e tutti i documenti per la spedizione del materiale necessario per il laboratorio in Siria.
Il Dott. Jean contatta l'Università di ingegneria elettrica e meccanica di Damasco e nello specifico il dipartimento di ingegneria biomedica, risponde così Firas che diventerà che diventerà il referente e il responsabile del futuro laboratorio in Siria. Dopo aver stretto i contatti con L'università di Damasco e il professor Firas, Wasp con Arche 3d propone di ospitare per 10 giorni il professore in Italia per formarlo riguardo alla tecnologia, le applicazioni e i materiali, in modo da costruire una relazione culturale attraverso la formazione in modo da facilitare il processo di costituzione del laboratorio e le relazioni tra le varie parti.